Mutui, Broker e Consulenza Ibrida: Il Caso dei Canali Alternativi
Oltre ai prestiti personali e finalizzati, un'altra area che sta beneficiando della trasformazione digitale è quella dei mutui immobiliari.
Nel 2024, ben il 44% dei mutui è stato intermediato da agenti e broker, molti dei quali operano su piattaforme ibride che combinano presenza fisica e digitale.
Questo modello ibrido rappresenta una delle evoluzioni più interessanti del mercato. Coniuga la consulenza umana, ancora fondamentale in scelte complesse e a lungo termine come il mutuo casa, con la flessibilità tecnologica delle piattaforme online. In pratica, il cliente può informarsi online, confrontare offerte, iniziare la richiesta e poi finalizzare il processo con l'assistenza di un esperto.
Questa fusione tra tecnologia e relazione potrebbe rappresentare la formula vincente per molti altri segmenti del credito, soprattutto in un Paese come l'Italia, dove la fiducia personale e il passaparola giocano ancora un ruolo determinante.
Il Ruolo del Regolatore e la Spinta alla Trasparenza
In un contesto così dinamico, è importante sottolineare anche il ruolo crescente del regolatore e delle autorità di vigilanza, che spingono verso una digitalizzazione responsabile. La diffusione del digitale nel credito deve avvenire garantendo trasparenza, protezione dei dati personali e inclusività.
Le direttive europee, come la PSD2 e il nuovo Digital Operational Resilience Act (DORA), mirano proprio a creare un ecosistema solido, sicuro e competitivo. In parallelo, crescono anche le iniziative del settore privato per diffondere la cultura finanziaria digitale e contrastare i fenomeni di frode online, sempre più sofisticati.
Verso un'Evoluzione Irreversibile
La crescita del digitale nel credito alle famiglie italiane non è più una tendenza: è una realtà consolidata. I numeri, i comportamenti dei consumatori e le strategie delle imprese indicano chiaramente che il futuro sarà sempre più paperless, veloce e personalizzato.
Certo, non mancano le sfide. L'inclusione digitale, la sicurezza informatica, l'evoluzione normativa e la resistenza al cambiamento sono tutti temi da affrontare con serietà. Ma le opportunità superano di gran lunga i rischi.
Conclusioni
Il credito si sta facendo digitale, ma non per questo diventa impersonale. Al contrario, grazie alla tecnologia è possibile offrire esperienze più vicine alle reali esigenze dei clienti, con tempi più rapidi, costi più bassi e maggiore trasparenza.
Per famiglie sempre più connesse e consapevoli, per operatori pronti a investire nell'innovazione e per istituzioni attente all'equilibrio tra sviluppo e tutela, il canale digitale rappresenta una nuova normalità nel mercato del credito.
In definitiva, quella che fino a poco tempo fa sembrava una rivoluzione è diventata una evoluzione naturale, che sta rendendo l'intero ecosistema finanziario più efficiente, accessibile e moderno.